DON PIETRO PAPPAGALLO
Una vita dedicata agli ultimi quella di don Pietro Pappagallo, in un'opera di assistenza materiale e spirituale che durò fino all'ultimo istante della sua vita, quando il 24 marzo del 1944 nella cella numero 13 del carcere di via Tasso a Roma, i nazisti lo prelevarono per portarlo sull'Ardeatina e fucilarlo vendicando in questo modo 33 militari dell'esercito tedesco uccisi il giorno precedente. Oggi è “Giusto tra le nazioni”, riconoscimento finora conferito a circa 22mila persone, fra cui poco più di 400 italiani, dalla Commissione costituita presso lo Yad Vashem di Gerusalemme, e che comporta l’iscrizione sul muro perimetrale del Memoriale dell’Olocausto e il conferimento di una medaglia e di una pergamena dallo Stato d’Israele ai suoi parenti.
È attiva dal maggio del 2009 la Sezione territoriale della Associazione Nazionale Partigiani d’Italia - A.N.P.I. – dei rioni ESQUILINO-MONTI-CELIO del I Municipio di Roma; la Sezione è stata intitolata a don Pietro Pappagallo, prete partigiano, ucciso dai nazisti alle Fosse Ardeatine. Essa costituisce un presidio di difesa democratica e di rafforzamento dei princìpi della nostra Costituzione repubblicana; inserita in un contesto territoriale, al centro della capitale, caratterizzato dalla presenza di luoghi e testimonianze della Resistenza a Roma quale, tra gli altri, il Museo della Liberazione di via Tasso, carcere dei torturatori nazisti, con cui è la Sezione collabora in stretta comunanza di intenti.
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